1. |
Residui
03:32
|
|
||
Guardate!
Hanno di nuovo insanguinato il cielo e decapitato le stelle, come falene ci lasceremo bruciare.
Sguardi spenti e orrori notturni...
Accompagneranno le mie mani indifese a stringere la mia prudenza e farla soffrire, a sfracellare
il cranio del mondo, a sputarmi in faccia che non sono reale.
Residui d'stanti, volti scavati
Come carta vetrata mi si strofinano addosso
Come fiori d'autunno, scarni e infossati
Di colori corrotti e ricordi sbiaditi.
Nelle melma del cuore ho sguazzato e rimuginato, in cerca di un flusso lacrimale più sincero,
inchiodando me stesso alla croce.
Quando, con disgusto, noterò un barlume di speranza nei tuoi occhi
Allora mi strapperò l'anima di dosso
E la calpesterò, affinché sia grande
E insanguinata te la porgerò,
Con dolcezza.
|
||||
2. |
Collisione
02:34
|
|
||
Continuo a sporcare le vene di timida vita
Collaudo le tue bugie sulle mie rovine
Lascio che il vento si prenda la cenere rimasta
M'incastro nel buio ma il tempo mi riporta all'etere.
E lo sa anche Dio che l'universo è infinito
(Come) puoi solo sperare di esservi al centro?
Ingoio il respiro in un altro grido sprecato
Polmoni colmi di odio
Fiorire resta un peccato.
Notte blu, sono già qui
Prendi questo corpo intatto.
Le mie voci nella testa: "Non lascerò le cose a metà"
Collisione.
|
||||
3. |
Promessa
03:24
|
|
||
Tremo, la mia lingua è secca
Sono stato temprato abbastanza dalla tua promessa
Ma temo che il vuoto mi circondi
Che tutto quello per cui combatto sia soltanto merda
E intanto mi lascio violare
Ma dovrei accettare il fatto che il buio mi apprezza
E intanto mi lascio forgiare
Vestito di noia e timore, mi passo in rassegna.
Il petto si schiude, sembra una promessa
Contemplerò affascinato la mia assenza in essa.
Il corpo s'innalza, la mente s'innesca, il tremore scompare, la pelle s'impegna di fredda carezza
abissale
(Solo il tuo sapore: respiro, lo guardo, scompare).
Copro il mio cranio dal ghiaccio
Lo intrappolo nel cerchio spezzato della tua promessa
Lo sento, vibrante di timore, superstite infame di una battaglia incompresa
E intanto mi sento forgiato, ma dovrei accettare il fatto che il buio mi aspetta
E intanto ti lasci violare
Vestita di noia e timore, ti passi in rassegna.
Gli occhi profumano ancora di quella speranza così decantata
Ma in fondo l'acido in corpo chiude il suo corso
Una flebile voce, non era previsto
Io volevo soltanto provare qualcosa, gridare il mio disappunto alla Luna
E intanto sperare in un giorno migliore, uno che non scappi
Alla vista del Sole.
|
||||
4. |
Pioggia
01:12
|
|
||
5. |
Grandine
02:34
|
|
||
Sguardi spenti
Dipingono il mio viso delle ostinazioni, del fidarsi invano e di ogni istante sprecato.
Perduto nel vento, come foglie in balia di ciò che ci asseconda e ci rende qui ed ora,
Ho slacciato la mia virtù
E sporcato le mie vene di un'ostentazione malata, di scarti privati di forma.
Aspettando che qualcosa mi accechi
E mi lasci scivolare nella concretezza di ogni collisione
Annego nel tepore di queste parole
Così dolci e violente, come il sonno di un soldato
E sono come grandine, ma io le ammiro da lontano
E sono inerme, ma coperto da uno scudo
Sulla porta, ancora
Intatto, distratto, fermato dal fuoco.
Gli sguardi ora sono accesi
Vibrano e pulsano, mi fanno tremare
Per ogni istante sfruttato (e per ciò che ne è frutto)
Ora sono accesi
Vibrano e mi fanno tremare
Per ogni istante sfruttato.
|
||||
6. |
Squarcio
02:38
|
|
||
Io e la tua ombra
Vento freddo che mi scompiglia i capelli e i pensieri
E in un attimo lo sguardo si fa nero.
Ma un giorno capirò che cosa vuol dire afferrare certezze e non soltanto pezzi di vetro,
Accuratezze per renderti meno insapore
E il silenzio mi sembra così carico di aspettative
Il suono è inutile quando il silenzio è così tagliente e furtivo.
È così che finirà il mondo
Non con un grido
Ma con il silenzio.
|
||||
7. |
Per Essere Qui, Ora
04:04
|
|
||
Mi lascio travolgere dall'oceano che si scaglia, elegante
Per la mia voce, costante tormento
E la tua voce, costante lamento
Ed essere qui, ora, mentre prego perchè smetta di piovere
Per la mia voce, costante tormento
E la tua voce un costante lamento
Per sentirmi qui, ora
Chiuso
Ora
Sconfitto e labile, oppresso dal vento contrario
Ho accettato il mio futuro incerto, l'ho accettato e finché grido non smetto
Ed essere qui, ora, mentre prego perchè smetta di piove
Per la mia voce costante tormento
La mia voce, un continuo lamento
Il tempo è miele:
Lo costruiamo e lo rinchiudiamo, per dare un senso alla notte.
E allora aspetto l'imbrunire, per non distinguere più i contorni del tuo volto
E continuo a cercare il modo più dolce per farmi, ancora, del male.
Ho accettato il freddo, ho accettato il cielo
Ho accettato il freddo (e lo sai), ho estirpato la mia testa del cielo
Quando tutto scomparirà ti aspetto per stringermi la mano ed urlarmi che io sono, finalmente,
Qui ed ora.
|
Vremja Padua, Italy
Post-Hardcore band with Black Metal influences from Padova, Italy.
Streaming and Download help
If you like Vremja, you may also like:
Bandcamp Daily your guide to the world of Bandcamp